Se camminiamo nella luce, abbiamo comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Ges Cristo, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.

1 Giovanni 1:7


"Quello, dico, che abbiamo veduto e udito, noi l'annunziamo anche a voi, affinché voi pure abbiate comunione con noi, e la nostra comunione è col Padre e col suo Figliuolo, Gesù Cristo. Se diciamo che abbiamo comunione con Lui e camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo e non mettiamo in pratica la verità; ma se camminiamo nella Luce, com'Egli è nella Luce, abbiamo comunione l'uno con l'altro, e il sangue di Gesù, suo Figliuolo, ci purifica da ogni peccato" (1Giov 1:3-7).

La comunione è nel suo significato originario e fondante l'armonia che c'è tra due o più persone. La parola viene dal latino communio, che corrisponde al greco koinonìa. L'etimologia della parola la fa risalire a "con-unione", cioè unione di più persone. (da Wikipedia).

Salvo casi particolari, normalmente i fratelli si incontrano per lodare Dio Padre e il Signore Gesù Cristo uniti dallo Spirito del Signore. È IL VIVERE INSIEME DEI CRISTIANI.

Gesù parlò della comunione con i suoi discepoli affermando: "Poiché dovunque due o tre sono radunati nel nome Mio, quivi son Io in mezzo a loro" (Matt 18:20).

La comunione è unità con lo spirito di chi si adora e dobbiamo fare attenzione con chi ci riuniamo in preghiera e chi è l'oggetto di adorazione: se è il vero Dio Padre per mezzo del Signore Gesù Cristo oppure per adorare e lodare un altro personaggio o, peggio, un idolo.

Perciò la Parola di Dio ci mette in guardia: "... io dico che le carni che i Gentili sacrificano, le sacrificano ai demoni e non a Dio; or io non voglio che abbiate comunione coi demoni" (1Cor 10:20) e "Non vi mettete con gl'infedeli sotto un giogo che non è per voi; perché qual comunanza v'è egli fra la giustizia e l'iniquità? O qual comunione fra la luce e le tenebre?" (2Cor 6:14).

Camminare nella luce significa vivere in Gesù perché LUI È LA VERA LUCE CHE ILLUMINA IL MONDO; chi adora e venera altre figure, altri spiriti, altri idoli non ha comunione con Gesù, quindi, cammina ancora nelle tenebre e non nella luce.

Il Signore Gesù ci ha lasciato un segno nello spezzare il pane e nel bere il vino - che rappresenta il suo corpo e il suo sangue - affinchè nel periodo pasquale ricordiamo di quello che Lui ha fatto per noi e così abbiamo la piena comunione con Cristo: "Il calice della benedizione che noi benediciamo, non è egli la comunione col sangue di Cristo? Il pane, che noi rompiamo, non è egli la comunione col corpo di Cristo? [che è la Sua vera Chiesa]" (1Cor 10:16).

Noi dobbiamo essere testimoni non di ciò che abbiamo visto ma di ciò che abbiamo ascoltato per mezzo della fede che Lui ci ha donato. E questo suo sacrificio, fatto una volta e per sempre, lo portiamo nel cuore e nella mente e per mezzo del quale siamo stati riconciliati con Dio Padre per avere comunione con Lui e il suo Figliolo Gesù nostro Signore.

Il Signore ci invita ad avere e vivere la comunione con i fratelli nel suo nome uniti dal suo Spirito affinchè possiamo essere santificati, purificati da ogni nostro peccato.

Coloro i quali per loro scelta - a meno che non sono impediti - hanno deciso di stare da soli per vivere la vita in Cristo stanno commettendo un grave errore perché hanno deciso di non avere praticamente comunione con Dio e la sua famiglia! O come dice Giovanni "non mettono in pratica la verità" mediante il servizio agli altri membri della famiglia di Dio e stanno invece ingannando sé stessi. E nemmeno serve adagiarsi sulla comunione virtuale solo con gli strumenti di comunicazione a distanza - internet, smartfone, ecc - e invece non desiderare e non cercare di avere un vero contatto con gli altri.

La Via di Dio è comunione reale con Lui e la Sua Chiesa, è comunione nello Spirito e non conta il colore della pelle, se femmina o maschio, se ricco o povero, se bello o brutto, se segue la moda o veste modestamente, oppure se conosce a fondo tutte le scritture o poche ma quello che conta è osservare i suoi comandamenti e vivere di fede viva in Lui, ecc. (Giov. 14:15; 14:21; 15:10); ognuno ha il suo proprio carattere e possiede ciò che Dio gli ha dato e quello che conta è l'amore (quello vero non virtuale) degli uni per gli altri, così si adempie la Parola di Dio mentre si edifica la Chiesa! Allora sì che abbiamo comunione vera con Dio.

Il Signore benedica la sua Chiesa!




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